L'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) è l'ente preposto a gestire le richieste di malattia professionale dei lavoratori in Italia. Il suo ruolo è fondamentale per garantire la tutela della salute dei lavoratori, riconoscendo le malattie legate all'attività lavorativa e prevenendole in futuro e assistendo quindi, con funzione assicurativa, la gestione del risarcimento al lavoratore.
La prima cosa da sapere è chi può certificare una malattia professionale. Secondo la legge italiana, QUALUNQUE medico può effettuare la certificazione/segnalazione di sospetta malattia professionale. Il medico competente è il medico del lavoro che lavora per l'azienda e ha il compito di vigilare sulla salute dei lavoratori e di prevenire le malattie professionali: frequentemente sarà quindi il primo “campanello di allarme” segnalando le derive e i primi effetti avversi sospetti. Se un lavoratore sospetta di avere una malattia professionale, può quindi rivolgersi a qualunque medico di sua fiducia o direttamente al Medico Competente incaricato dal suo datore di Lavoro.
Ma quando il datore di lavoro è responsabile di una malattia professionale? La legge prevede che il datore di lavoro sia responsabile delle malattie professionali dei suoi dipendenti se la malattia è stata causata da una violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro o delle norme igienico-sanitarie. In questo caso, il lavoratore ha il diritto di richiedere il risarcimento dei danni all'INAIL. INAIL, a sua volta, pratica “azione di rivalsa”, cioè si rivale sull’Azienda che ha cagionato la malattia, sia direttamente cioè chiedendo la somma destinata al lavoratore che indirettamente attraverso l’aumento del tasso INAIL, cioè la percentuale, applicata al monte salari, che determina il premio INAIL annuale. Nei casi particolarmente gravi o con perdita sensoriale INAIL avvisa anche la Procura competente per l’ipotesi di reato connessa, inizieranno quindi indagini a carico del Datore di Lavoro dell’Azienda: il solo esito avverso (leggi condanna) dell’eventuale processo determina la necessità risarcitoria automatica a favore delle spese sostenute dall’ente assicurativo.
L'INAIL valuta le richieste di malattia professionale in base alla documentazione fornita dal lavoratore e dal medico competente. Se la richiesta viene accettata, il lavoratore ha diritto a un'indennità di malattia e a un trattamento medico gratuito. Inoltre, l'INAIL si impegna a prevenire le malattie professionali in futuro, monitorando le attività lavorative e promuovendo la sicurezza sul lavoro.
Considerando che INAIL ha l’obbligo di gestire QUALSIASI richiesta di malattia professionale con attività di indagine presso i datori di lavoro che hanno impiegato il lavoratore che emette la richiesta, ecco alcuni consigli utili per i datori di lavoro che vogliono prepararsi alle richieste di malattie professionali da parte dei propri dipendenti:
In sintesi, i datori di lavoro possono adottare alcune misure preventive per prevenire le malattie professionali e prepararsi alle richieste di malattia professionale da parte dei propri dipendenti. Una buona collaborazione con il medico competente dell'azienda, una documentazione accurata sulle attività lavorative svolte dai dipendenti e aggiornamenti costanti delle valutazioni rischio sono determinanti per garantire una gestione efficace delle richieste di malattia professionale e per arrivare alla dimostrazione di mancanza di nesso causale tra le mansioni lavorative e la malattia stessa, in definitiva per eliminare ipotesi di responsabilità a carico dell’Azienda o del Datore di Lavoro.